Sepolto dagli scandali, la fine vergognosa di Poroshenko… e intanto bombarda Donetsk

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Sepolto dagli scandali, la fine vergognosa di Poroshenko… e intanto bombarda Donetsk

Petro Poroshenko, capo dell’Ucraina, sta perdendo il potere. Dopo lo scandalo suscitato da rivelazioni compromettenti pubblicate da Alexander Onishchenko, oligarca ucraino fuggito all’estero, ora una serie di scandali può causare il collasso politico del regime di Kiev.
I documenti pubblicati sugli affari di Petro Poroshenko e Alexander Onishchenko testimoniano che erano corresponsabili di una serie di operazioni repressive delle forze armate ucraine nella regione del Donbass. Secondo i documenti, alcune società di proprietà di Petro Poroshenko, detengono l’esclusiva sui contratti militari. cioè, Kiev riceve ingenti somme dal FMI e li reimpiega nella guerra in Ucraina orientale invece che per risolvere i problemi del paese. Il denaro del Fondo Monetario Internazionale, con una manovra finanziaria ben collaudata, invece di andare ai bisogni della popolazione, viene deviato nei conti delle società di Petro Poroshenko.
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Petro Poroshenko, passionario dell’Unione Europea e instauratore di un regime neonazista in Ukraina

Lo scandalo appena scoppiato e le profonde trasformazioni nell’ordine mondiale dopo la vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti, hanno sconvolto la junta Ucraina. Visto che i capi di Kiev, erano d’impronta globalista e neoliberale, sono attualmente fuori posto nella scena internazionale, attualmente la nomenclatura di Kiev è parte dell’Ancien Régime.
Ora una pletora di politici ucraini si è messa in contatto con Washington, per fiutare il vento che ha cambiato direzione e vedere di procurarsi vantaggi presso Trump. Il loro obiettivo principale è quello di garantirsi il sostegno degli Stati Uniti per continuare il saccheggio dell’Ucraina.
Il comportamento di questi politici ucraini dimostra che sono pronti a lasciare Poroshenko al suo destino, tanto che la sua rimozione dovrebbe essere questione di settimane.
Nella lotta tra i politici che cercano d’influenzare il nuovo corso di Washington sembra vi siano la solita Timoshenko, Oleg Lyashko (deputato della Rada), Rinat Akhmetov, oligarca ucraino e addirittura, Mikhail Saakashvili, ex presidente georgiano e attuale governatore di Odessa.
Sembra che questi rappresentanti sperino che Obama, prima del 20 gennaio, li nomini al posto della junta Poroshenko, in modo tale da far trovare a Trump una situazione già decisa dagli Stati Uniti, quando, tra circa 40 giorni, egli s’insedierà ufficialmente.

Intanto le Forze Armate Ucraine bombardano i civili alla periferia di Donetsk

La solidarietà internazionale è impegnata a organizzare gli aiuti per far sopravvivere i civili all’inverno

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Mentre i leaders ucraini sono impegnati a salvare la poltrona in vista del cambio ai vertici statunitensi, le Forze Armate Ucraine proseguono costantemente a bombardare la Repubblica popolare di Donetsk (DPR) nell’Ucraina sud-orientale.
Nonostante i bombardamenti quotidiani, tante persone vivono ancora nella loro terra atavica, spesso nascosti nel piano interrato delle case, si rifiutano di lasciare le loro case, non saprebbero dove altro andare.
Tramite donazioni umanitarie, i volontari approvvigionano i residenti di candele di cera e scatole di fiammiferi. La gente sopravvive senza gas, acqua corrente, elettricità, così cucinano in una baracca comune, in tali condizioni di sopravvivenza, i viveri e le candele che vengono donati sono beni vitali.
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Stando alle ultime informazioni, durante i bombardamenti della notte, è stato colpito il quartiere Kouibyshevsky, vicino al villaggio di Spartak. Nel quartiere Kouibyshevsky si vedono i crateri delle bombe lungo la strada, pali elettrici distrutti i cui cavi giacciono a terra. I gasdotti sono danneggiati e non forniscono più gas, le case sono sventrate e molte finestre rotte, in strada cercano riparo quanti hanno perso la propria dimora.
Le autorità del DPR, hanno dichiarato che 13 case sono state danneggiate durante i bombardamenti e tre civili sono rimasti feriti.
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Il comandante Eduard Bassourine, ministro della Difesa della Repubblica popolare di Donetsk ha detto che nei bombardamenti vengono utilizzati pezzi da 152 mm, un calibro di artiglieria pesante che era stato proibito dagli accordi di Minsk.
Ovunque si cerchi, l’OSCE sembra assente, mentre dovrebbero essere presenti in particolare in questo quartiere, pesantemente colpito dai bombardamenti, ma gli osservatori dell’OSCE sono più impegnati a coprire le magagne di Kiev che a documentare le violazioni del regime.
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Ma sull’OSCE non si può fare affidamento, anche perché l’organismo sembra più impegnato a infiltrare spie di Kiev, della CIA o dell’UE per annotare gli obiettivi sensibili e passare l’informazione alle Forze Armate Ucraine, come del resto abbiamo documentato nell’articolo: L’OSCE, ovvero le spie al servizio degli Stati Uniti http://lucianobonazzi.altervista.org/losce-ovvero-le-spie-al-servizio-degli-stati-uniti/

Dunque un’altro duro inverno per le martoriate popolazioni ucraine di lingua russa!
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Luciano Bonazzi

Fonti>
-http://katehon.com/
-https://dnipress.com/
-http://reseauinternational.net/

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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