Il 10 aprile 2016, ci siamo occupati di un singolare disturbo che affliggerebbe il segretario-premier nell’articolo: Renzi: Petaloso? No, Petoso…, pubblicato in questo sito. Oggi vorremo far luce su un altro problema, che sarebbe alla base della mancata stretta di mano da parte del sovrano norvegese.
Re Harald V di Novergia ha negato la stretta di mano a Renzi, ecco il vero motivo
La brutta figura fatta da Matteo Renzi, che s’è visto negare la stretta di mano dal Re di Norvegia Harald V, ha fatto in men che non si dica il giro del mondo. La notizia, rimbalzata su tantissimi profili social, si è diffusa poi anche all’estero, conseguentemente il segretario-premier è stato sbeffeggiato a livello planetario.
Nei fatti, Re Harald V di Norvegia, in visita ufficiale a Roma, durante il picchetto d’onore, vedendo Matteo Renzi porgergli la mano, prima ne fissò la mano, poi con un mezzo sorriso si guardò intorno come smarrito e con malcelata espressione di disgusto. Pochi istanti dopo, avendo capito che non avrebbe ricevuto alcuna risposta, Renzi cercò di rimediare indicando le persone tra la folla.
Immediatamente, giornalisti di regime e blogger iniziarono a inventarsi pretesti al fine di distogliere l’attenzione sull’apparente mancanza di rispetto del sovrano verso il segretario-premier. Tra le motivazioni indicate, la più comica era quella dell’etichetta reale norvegese, in base alla quale il sovrano non può stringere la mano a un estraneo, aggiungendo che sempre in base all’etichetta, sarebbe vietato al re qualsiasi tipo di contatto umano.
Re Harald e il Presidente Birmano
In base alle congetture dei Renzisti, il sovrano non può avere contatti, più o meno come il Celeste Imperatore discendente dagli dei.
Considerando il caso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questa etichetta prevederebbe dunque delle eccezioni.
Altra eccezione sarebbe Malala Yousafzai attivista pakistana, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, nota per il suo impegno sui diritti civili e il diritto all’istruzione delle donne della città di Mingora, nella valle dello Swat.
L’arcano è facilmente svelabile, osservando le verruche sul volto del segretario-premier, il sovrano avrebbe osservato attentamente la mano che l’individuo gli porgeva.
Assalito da disgusto, dapprima distolse lo sguardo, infine dissimulò fingendo di non vedere quella manina tesa e improvvisò, mostrando grande attenzione verso la folla, evitando così quel contatto ripugnante: effettivamente si comportò come avesse dinnanzi un lebbroso.
Ci auguriamo che l’entourage del segretario-premier, lo convinca a sottoporsi ad apposita terapia per rimediare al disgustoso disturbo.
Luciano Bonazzi
Fonti>
–Interviste informali nel Quartiere Bolognina di Bologna.
-http://www.farmacoecura.it/malattie/verruche-virus-foto-cura/
-http://giornimoderni.donnamoderna.com/foto/emozioni-del-giorno/11-dicembre