Referendum costituzionale: un’incognita per l’Italia ma soprattutto l’Europa

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Oggi 4 dicembre gli italiani sono chiamati alle urne per confermare o respingere le riforme costituzionali portate avanti dal premier Matteo Renzi. Uno dei punti più controversi della riforma è il superamento del “bicameralismo perfetto” e non “Paritario” come furbescamente è stato scritto nel quesito. Il bicameralismo venne introdotto dai padri fondatori della Repubblica italiana alla fine della seconda guerra mondiale, dopo il ventennio fascista, per evitare che qualcumo potesse concentrare tutto il potere nelle sue mani.
Attualmente in Italia, il bicameralismo potrebbe essere superato, cancellando totalmente il Senato, tagliandone così gli eccessivi costi. Una semplificazione del genere potrebbe essere ben accetta, ma la riforma Renzi-Boschi prevede invece il mantenimento di questo, solo riducendone i rappresentanti e togliendo ai cittadini il diritto di eleggerli, demandandone la nomina, di fatto, alle segreterie dei due maggiori partiti italiani.
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L’attuale governo di pseudo-sinistra non eletto, ma nominato dal senescente ex-Presidente Giorgio Napolitano, detiene la maggioranza in parlamento grazie all’alleanza con i più sordidi personaggi di centro e centro-destra, ha concepito, negli ultimi due anni, la più voluminosa riforma costituzionale nella storia della Repubblica italiana.
Unica nota positiva l’introduzione del referendum costituzionale “propositivo”, che darebbe finalmente al popolo italiano il diritto di proporre egli stesso modifiche incisive all’ordinamento statale. Il punto negativo è che il numero delle firme necessarie renderà complicato, se non impossibile per i cittadini, riuscire a proporre referendum abrogativi.
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Quanto sopra è parte del referendum che gli italiani sono chiamati a votare quest’oggi. Ma quello che ci ha stupito maggiormente è il fatto che i sostenitori del “No”, definiti dal governo “Accozzaglia del NO”, riescono a metter daccordo destra e sinistra, una novità assoluta nella storia italiana!
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I sostenitori del NO denunciando la scarsa comprensibilità del testo di riforma, soprattutto per gli elettori che hanno già votato all’estero; voti che potranno fare la differenza e sui quali gravano forti dubbi di brogli.
Ciò di cui non si parla è il fatto che la Riforma Renziana cela tra le sue pieghe il trasferimento dei poteri dalle Regioni allo Stato Centrale. Un atto di questa portata porterebbe noi che siamo Emiliano-Romagnoli, ma anche Lombardi, Veneti, Piemontesi, Liguri, Toscani ecc. a rinunciare a governi locali con alcuni difetti, ma che sostanzialmete ci governano bene, per ritrovarci in balia dello stato mafioso e arraffone. Altra modifica nascosta è l’inserimento dell’Unione Europea quale regista istituzionale delle politiche italiane: ma questo, il signor Renzi si guarda bene dal dirlo!
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Il signor Renzi definisce la sua riforma come “un cambiamento fondamentale” dichiara che in base ai sondaggi gli italiani sono in gran parte a favore della sua Riforma Costituzionale. Cercando di rafforzare la propria posizione politica, invece molti cittadini hanno iniziato a criticare le sue politiche di governo. Allo stato attuale, il “No” è avanti nei sondaggi e, salvo massicci brogli, è probabile prevarrà.
Dalla parte del governo sono schierati gli imprenditori, soprattutto quelli che hanno delocalizzato le loro aziende, sindacati cattolici, grandi banche, parte degli elettori che stanno nel PD convinti che sia il vecchio Partito Comunista di Gramsci e Berlinguer, oltre ai partiti che sostengono la maggioranza parlamentare e presumibilmente i loro soci e sodali.
Il fronte del NO è variegato e composto da partiti di centro, sinistra del PD, i partiti di destra anche estrema, partiti identitari, ma anche di sinistra, estrema sinistra, movimenti alternativi, la CGIL, l’ANPI (Associazione ex-Partigiani)
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Quindi, se Iddio è neutrale, i cittadini difenderanno la Costituzione, e soprattutto se i BROGLI non prevarranno, potremo fermare le aspirazioni autoritarie del piccolo dittatore. Se poi la “Botta di C–o” ci regala “l’en plein”, c’è la possibilità che il 5 dicembre ci togliamo di torno Matteo Renzi e la sua cricca.

Luciano Bonazzi
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Questo BLOG è schierato per il NO al referendum di modifica Costituzionale Renziϟta

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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