Siria: vengono segnalate diverse vittime civili nei bombardamenti condotti dagli Stati Uniti a Raqqa. Foto ©www.aljazeera.com
Le Nazioni Unite si sono dette “profondamente preoccupate” del modo nel quale gli Stati Uniti conducono i loro attacchi aerei a Raqqa, nei quali uccidono più civili che terroristi. Che gli USA si muovano in una logica da industria della guerra è risaputo da sempre. In ogni guerra da loro condotta, hanno ordine di rientrare con gli aerei scarichi dalle bombe, fa parte della logica di dover tornare ad acquistare nuove armi dall’industria bellica: è questo il sistema economico che tiene in piedi gli Stati Uniti!
A quanto pare, contrariamente alla coalizione Russa che opera nel concetto dell’attacco il più possibile mirato, la coalizione a guida Statunitense spara senza nemmeno prendere la mira, tanto per far casino.
Stéphane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, il portoghese António Guterres, succeduto a Ban Ki-moon e in carica dal 1° gennaio 2017, martedì scorso ha dichiarato ai giornalisti: “I nostri colleghi impegnati nelle operazioni umanitarie, si dicono profondamente preoccupati dall’elevato numero di civili uccisi dagli statunitensi, durante gli attacchi aerei a Raqqa. Nelle ultime settimane molti comuni cittadini sono stati uccisi e feriti nei bombardamenti e 25.000 persone sono intrappolate nella città”.
Finora 78 civili sono stati uccisi e giacciono nelle strade di Al-Sakhani, Al-Bado e nel quartiere Al-Tawasuaeh di Raqqa. Gli attacchi aerei della coalizione USA da 24 ore non danno tregua alla popolazione stremata.
Luciano Bonazzi
Fonte: www.sana.sy/en
