La Russia conferma che i nuovi missili ipersonici Zircon sono pronti.
Oggi torniamo a occuparci del missile Zircon – Tsirkon 3M22, un’arma ipersonica convenzionale, che rivoluzionerà l’approccio difensivo russo e renderà obsoleti i sistemi di attacco USA-NATO. Anzitutto Zircon è praticamente impossibile da intercettare, infatti, nei test del giugno scorso ha toccato la strabiliante velocità di 7.400 chilometri orari, cioè sei volte la velocità del suono. Vogliamo ricordare che da circa un anno, l’Allenza Atlantica Italia inclusa e senza l’autorizzazione del nostro parlamento, sta ammassando truppe sul confine russo, concretizzando l’ipotesi di un’invasione occidentalista.
Russia: Il presidente Vladimir Putin ha assistito ai test finali del Zircon. foto ©www.unilad.co.uk
Nel corso dei test, il missile ha raggiunto un nuovo record, passando dai 7.400 km/h di giugno agli attuali 10.000 km/h, un incremento di velocità di 2600. Queste armi ipersoniche rappresentano il futuro delle corsa agli armamenti difensivi, soprattutto per Russia, Iran e Cina, per difendersi da ventilati attacchi nucleari di Stati Uniti, NATO e, via terra da parte degli stati membri dell’Unione Europea.
Militari russi controllano via PC il lancio del Zircon. foto ©www.sohu.com
Zircon andrà ad armare navi da guerra, sottomarini, lanciamissili e aerei russi, che saranno così in grado di colpire i Cruise nucleari USA. Nel contempo, gli attuali missili intercettori NATO, cioè l’arma difensiva più simile al Zircon, sono in grado di abbattere missili fino alla velocità massima di 3704,4 km/h.
Il capo della difesa Viktor Bondarev ha confermato che il missile da crociera Zircon è ora pienamente disponibile nell’arsenale russo: “Ad oggi, abbiamo nel nostro arsenale sistemi missilistici tattici, bombardieri strategici muniti di potenti missili balistici, missili pesanti Sarmat e Cruise intercontinentali, ora si aggiungono i nuovi missili ipersonici Zircon”.
Mosca ha investito miliardi di dollari per riportare la Russia allo stesso livello della NATO, ora è avanti di 15 anni nella nuova corsa agli armamenti ipersonici. Per alimentare il missile, gli scienziati russi hanno dovuto sviluppare nuovi combustibili di spinta.
Luciano Bonazzi
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