Possibile azione militare degli USA in Corea del Nord, Mosca invita alla calma


Il segretario di Stato americano Rex Tillerson e il Ministro degli esteri sud-coreano Yun Byung-se

In seguito alla possibilità ventilata di un’azione militare degli Stati Uniti in Corea del Nord, Mosca invita alla calma

“Un’azione militare USA contro la Corea del Nord è un’opzione che al momento stiamo considerando”, in sintesi è ciò che ha detto Rex Tillerson, in visita alla zona demilitarizzata che separa le due Coree; conseguentemente a questa dichiarazione, Mosca ha invitato gli USA alla calma.
“Non vogliamo, naturalmente, che gli eventi ci portino a un conflitto militare”, ha assicurato Rex Tillerson alla stampa durante la sua visita in Corea. Tuttavia, ha aggiunto: “Se Pyongyang porta il suo programma missilistico a livello di minaccia questo ci porterà ad agire, siamo già pronti per questa opzione”
“La nostra pazienza, di fronte alla strategia politico-militare nordcoreana è finita”, ha ribadito il capo della diplomazia degli Stati Uniti, in visita nella Corea del Sud. “Stiamo esplorando una serie d’interventi diplomatici, risposte economiche e contromisure di sicurezza: tutte le opzioni sono al vaglio.”
Secondo Rex Tillerson, lasciare che Pyongyang mantenga il suo attuale livello di tecnologia militare non è più accettabile, poiché la Corea del Nord ha raggiunto capacità che rappresentano una minaccia reale per la sicurezza dell’area.
Siamo dunque di fronte a una netta inversione di tendenza della “pazienza strategica” dell’ex presidente USA Barack Obama. All’epoca di Obama, gli Stati Uniti avevano deciso di chiudere ogni rapporto con la Corea del Nord finché non avessero visto un segno tangibile di Pyongyang verso la denuclearizzazione.

Mosca invita alla calma

“Dobbiamo spezzare il circolo vizioso della tensione, conseguente a un test di missilistico da parte della Corea del Nord. Ora, gli USA e i loro alleati stanno provvedendo a intensificare le attività militari, il che spingerà Pyongyang a nuove azioni”, ha dichiarato Igor Morgoulov, in un’intervista all’agenzia giapponese Jiji.

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Il vice ministro russo degli Esteri Igor Morgoulov

“Il nostro obiettivo è quello di trovare una soluzione ai problemi della penisola coreana, attraverso mezzi politici e diplomatici pacifici”, ha proseguito il vice ministro russo durante l’intervista, senza entrare nei dettagli, Igor Morgoulov ha accennato alla possibilità di “trovare un meccanismo di pace duratura che creerebbe garanzie di sicurezza affidabili per tutti i paesi della regione.”
La Corea del Nord si propone di poter diventare una potenza nucleare, perciò ha condotto il suo primo test nucleare sotterraneo nel 2006. Da allora, Pyongyang ha fatto altre quattro prove, le ultime due nel 2016.
Il paese ha subito diversi sanzioni da parte delle Nazioni Unite, che non hanno impedito alla Corea del Nord di proseguire nei lanci missilistici. Il 6 marzo scorso, la Corea del Nord ha lanciato una salva di missili balistici che in parte caduti, a fine propulsione, in mare aperto nell’area dell’arcipelago giapponese.

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E’ poi notizia di queste ore, che intanto Pyongyang ha testato un nuovo tipo di propulsore missilistico a elevate prestazioni, lo riporta l’Agenzia di Stato nordcoreana. Il leader Kim Jong Un, ha commentato il test dichiarando che si tratta di “un giorno storico che può essere definito ‘rivoluzione del 18 marzo’”.

Luciano Bonazzi

Fonti:
http://reseauinternational.net
http://www.tgcom24.mediaset.it

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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