La Russia fermerà le “rivoluzioni colorate” in Africa e Medio Oriente

0--

La Russia fermerà le “rivoluzioni colorate” in Africa e Medio Oriente

Secondo un articolo del periodico “Izvestia”, che cita una fonte diplomatica informata, se verrà approvata la risoluzione, entro il 2019 le “rivoluzioni colorate”, create ad arte da USA, UE, NATO, Soros e altre espressioni del Nuovo Ordine Mondiale, saranno fermate sul nascere.
Yuri Miakichev, presidente dell’associazione dei veterani di guerra in Egitto e membro del Presidium della grande organizzazione russa “Fratellanza d’armi”, ha dichiarato che la strategia contro le “rivoluzioni colorate” si baserà sull’esperienza di quanto accaduto in Egitto.
0--
“La vecchia Unione Sovietica aveva rapporti e manteneva stabili Iraq, Siria, Egitto, Sudan e Algeria, operando per mantenerne la sovranità. Dopo la fine dell’URSS, gli occidentalisti hanno operato attivamente per rimuovere dal potere la maggior parte dei leader di quei paesi, subito dopo, guerra e stragi sono divampati in tutti quei paesi. Oggi la Russia sta raccogliendo l’eredità della vecchia URSS, almeno per il suo ruolo di stabilizzatore, quindi è tornata in Medio Oriente. In Siria, avevamo basi storiche, in Egitto avevamo forti legami che stiamo ripristinando. Sono in corso colloqui per installare nostro contingenti a Cuba e in Vietnam, questo per sostenere la sovranità di questi paesi e impedire vengano fagocitati dagli imperialisti”.
Sempre secondo Yuri Miakichev, questi paesi riceveranno una forza russa difensiva: “Ci limiteremo a tenere le nostre truppe nelle basi che i partners ci forniranno, aggiorneremo i loro aerei e le apparecchiature. Questi paesi sono interessati ad utilizzare questa modalità per preservare la loro indipendenza e mantenere strette relazioni con la Russia. Anche l’Egitto è interessato a un progetto simile, una base sarà creata gradatamente. Questo perché siamo sempre rimasti in rapporti amichevoli con l’Egitto”.
Prendendo come esempio la Libia: “Dopo che il paese è stato saccheggiato, il paese è frammentato in piccoli gruppi armati. Essi controllano gli oleodotti e sono utili agli interessi di alcuni paesi europei. La Libia vende così il suo petrolio sottocosto ad alcuni paesi, questi poi lo rivendono alla pompa a prezzi esorbitanti. In futuro, grazie a una maggior presenza di nostre basi militari nell’area mediterranea, vi sarà una maggior accortezza da parte di Francia e USA nello spadroneggiare nell’area”.
Va ricordato che fino ad oggi l’unica base aerea russa fuori dei vecchi confini dell’URSS, era quella Siriana, la stessa mentalità di stare “a casa propria”, non è riscontrabile da parte degli Stati Uniti.
10352978_10202207440291458_2122246174091583657_n[1]
Come si può vedere dalla cartina, mentre Russi e Cinesi se ne stavano a casa loro, lo stesso non facevano gli USA.

Recentemente, il Vice Ministro della Difesa russo, il generale Nikolai Pankov, ha fatto capire che il suo ministero stava studiando la possibilità d’installare basi militari russe all’estero, aggiungendo che in primo luogo, vi saranno Cuba e il Vietnam.

Luciano Bonazzi

Fonti>
-http://www.pravda.ru/
-http://izvestia.ru/
-http://reseauinternational.net/

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.