La Corte penale internazionale indagherà contro Washington per crimini di guerra in Afghanistan

La Corte penale internazionale indagherà contro Washington per crimini di guerra in Afghanistan

Secondo quanto riferisce la rivista Foreign Policy, autorevole rivista statunitense dedicata alle relazioni Internazionali di proprietà del The Washington Post, la Corte penale internazionale indagherà sui crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi in Afghanistan principalmente dagli americani.
Citando “diverse fonti responsabili”, la rivista americana riporta la notizia che il procuratore capo della Corte penale internazionale (CPI), Fatou Bensouda, avvierà un’indagine approfondita e completa delle violazioni dei diritti umani commesse da Stati Uniti, talebani e governo afghano.

Fatou Bensouda, Procuratore capo della Corte Penale Internazionale, dal 15 giugno 2012.

Una richiesta simile contro gli intoccabili USA, sarebbe la prima della storia. La CPI infatti, finora aveva mai accusato di crimini di guerra i militari statunitensi. Secondo la rivista Foreign Policy, una delegazione degli Stati Uniti si sarebbe già trasferita a L’Aia per studiare i dettagli del rapporto e preparare la difesa.

La Corte penale internazionale produrrà molte delle prove incriminanti, alcune delle quali inedite. Secondo i giornalisti, la Corte non ha mai intervistato testimoni e guardato immagini senza sottoporle a prove forensi.
Gli Stati Uniti non sono paese membro della Corte penale internazionale e, di conseguenza, potrebbero decidere di non accettarne l’autorità.

Bambini uccisi dall’aviazione Usa a Sawakai, nella provincia di Kunar.

In passato l’alta corte aveva più volte denunciato casi di abusi sui detenuti afgani, da parte dei militari Statunitensi, documentati tra il 2003 e il 2005. Nel 2015, la Corte penale internazionale ha pubblicato un rapporto, secondo la quale “i presunti crimini sono stati commessi con estrema crudeltà e violato la dignità umana delle vittime”.

Gli Stati Uniti non hanno ancora pubblicamente risposto a queste affermazioni e nemmeno si sa se lo faranno.