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I creatori dell’AK47 hanno realizzato un dispositivo per bloccare i droni.
La Kalashnikov Concern è la più grande azienda manifatturiera russa specializzata nei fucili d’assalto e di precisione (per gli sniper), proiettili d’artiglieria guidata e una vasta gamma di armi. La maggior parte dei prodotti, oltre al mitico AK47, comprende anche armi per uso civile, fucili da caccia e sportivi, oltre a varie macchine e utensili.
La Concern produce circa il 95% di tutte le armi leggere in Russia e fornisce a oltre 27 paesi in tutto il mondo, Stati Uniti compresi. I tre marchi di cui la Concern e proprietaria sono: “Kalashnikov”, Baikal e “Izhmash”. Oggi, l’azienda sta sviluppando stazioni di armi con controllo a distanza, velivoli senza equipaggio e imbarcazioni multifunzionali.
La corsa agli armamenti ha purtroppo caratterizzato fin dall’inizio la storia dell’umanità con un uomo inventa una nuova macchina, l’alt invenzioni e contro-invenzioni. La novità di questi anni, è caratterizzata dai droni, particolarmente cari a Obama, il peggior presidente della storia americana, utilizzati per massacrare a distanza.
Il loro sviluppo ha raggiunto una crescita esponenziale, il mondo è invaso da droni, se ne trovano di tutte le dimensioni e per tutte le tasche, sono facilmente acquistabili, ma possono diventare pericolosi, soprattutto se utilizzati da terroristi per compiere attentati.
Arma anti-drone: Kalashnikov presenta il suo REX-1
Ecco quindi che, mentre i paesi occidentali cominciano a porsi il problema dell’incontrollabilità del numero di droni e del rischio di un loro uso illegale (oltre ai terroristi potrebbero avvalersene anche i trafficanti di droga), i ricercatori della Kalachnikov hanno presentato la soluzione.
Si tratta di un’arma anti-radiante a tecnologia avanzata, montata su un fucile modello MP-514K, l’unità completamente modulare è dotata di unità di bloccaggio intercambiabili in grado d’interferire con GPS, GLONASS, Wi-Fi, impulsi elettronici e segnali radio. Puntando il fucile sul drone e azionando il dispositivo lo si rende inutilizzabile. Oltre a questo uso, si può sfruttarne la capacità di bloccare i segnali dei telefoni cellulari o satellitari, bloccando la detonazione remota di ordigni esplosivi innescati a distanza.
Luciano Bonazzi