Gli Stati Uniti vorrebbero giustificare l’intervento militare in Yemen

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Gli Stati Uniti hanno realizzato un False Flag per giustificare la distruzione di un radar gestito dall’etnia Houthi in Yemen. Per gli USA lo Yemen è altrettanto importante della Siria e un impegno statunitense aperto provocherà un’escalation in una zona, quella del Golfo di Aden, d’interesse fondamentale per tutte le nazioni.
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Secondo un analista politico, alcuni missili sono stati sparati contro una nave statunitense al largo dello Yemen, la nave ha risposto al fuoco centrando un radar Houti. Il metodo False Flag, venne utilizzato da Hitler quando si auto-bombardò dalla Polonia, per avere una giustificazione ad invadere quel paese.
Le operazioni False Flag sono usate regolarmente da Washington, quando vuole giustificare i suoi interventi militari agli occhi dell’opinione pubblica.
“Ovviamente, qualcosa è stato lanciato quella nave mentre si trovava in acque internazionali. Ma niente dimostra che gli Houthi abbiano sparato a quella nave o che il colpo provenisse da una zona sotto il controllo degli Houthi. Va da sé che tali attacchi sotto falsa bandiera sistema che è già stato utilizzato in passato”, ha detto l’ex dipendente dei servizi segreti americani, Scott Rickard, prima di spiegare che con la vendita di milioni di armi in Arabia Saudita, Washington è complice nella distruzione dello Yemen.
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Washington sostiene che il cacciatorpediniere americano USS Mason è stato fatto bersaglio del lancio di un missile al largo della costa yemenita.
“I due missili hanno colpito l’acqua prima di raggiungere la nave, non ci sono stati feriti o danni”, ha detto un portavoce del Pentagono alla Reuters.
Il portavoce del Pentagono, Peter Cook, ha affermato che il cacciatorpediniere americano USS Mason era già stato oggetto di attacchi mercoledì scorso dall’entroterra yemenita.
Peter Cook ha detto che gli Stati Uniti non erano stati in grado di specificare il tipo di missili sparati o individuare chi li aveva lanciati. Nonostante ciò gli Stati Uniti, non hanno esitato a sparare contro gli Houthi yemeniti, che da parte loro hanno negato di aver sparato contro le navi da guerra degli USA.
“Quel che è noto, è che gli Stati Uniti sono il principale fornitore di armi all’Arabia Saudita assieme all’Italia, che l’Arabia Saudita è il principale sostenitore dei terroristi in Medio Oriente assieme a Bahrain, Qatar e Kuwait” ha detto Scott Rickard.
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8 gennaio 2016, Il governo italiano conclude un accordo sulla fornitura di armi ai sauditi, definito genericamente “accordi commerciali” Italia-Arabia Saudita. Al termine della stipula degli accordi vi furono gli squallidi retroscena riferiti da IL FATTO QUOTIDIANO: Governo in visita in Arabia Saudita. La missione finisce in rissa per spartirsi i Rolex donati dai Sauditi ai nostri rappresentanti NDR
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/08/governo-in-visita-in-arabia-saudita-la-missione-finisce-in-rissa-per-i-rolex-in-regalo/2356663/

Questi paesi arabi sono allineati per creare il caos in Yemen, Siria, Iraq, Libia e altrove. Guidati dall’Arabia Saudita, la coalizione lancia attacchi mortali contro lo Yemen dal marzo 2015, al fine di far tornare al potere il presidente uscente dello Yemen, Mansour Hadi.
Il regime di Riyadh ha fatto ricorso ad armi proibite, tra cui bombe al neutrone, i bombardamenti sauditi hanno fatto più di 10.000 morti.
https://www.youtube.com/watch?v=LYUhPWoQbww
Maggio 2015, Bomba al neutrone fatta esplodere nello Yemen dai sauditi
Oltre alla morte di migliaia di persone, molte delle infrastrutture dello Yemen, tra cui ospedali, scuole e fabbriche sono stati distrutti e nel paese l’attività dei gruppi terroristici sunniti si moltiplicano.
Mentre Amnesty International, Shave the Children e tutte le altre organizzazioni finanziate dall’amministrazione USA o da Soros, stanno col fiato sul collo a Putin, nello Yemen il genocidio continua!

Luciano Bonazzi

Fonti>
-http://reseauinternational.net/
-http://www.presstv.ir/

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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