Elezioni Territoriali, grande vittoria dei Nazionalisti, praticamente certa la vittoria al 2° turno.
Da decenni seguiamo le vicende e le ragioni dei Corsi, che attraverso un lunghissimo travaglio, continuano a essere il popolo più coerente nel panorama europeo. I Corsi, rimarcano tenacemente le loro differenze etnico-culturali rispetto al centralismo assoluto francese, in passato con la lotta armata, oggi, come vediamo, attraverso il percorso democratico: ovviamente vi sono differenti sensibilità in Corsica, vediamo questo aggiornamento, i cui dati sono tratti da Corsica Oggi.
Ovviamente in Corsica non vige il pensiero unico, se in passato era predominante il separatismo stile Guevariano, in queste elezioni i Corsi si sono espressi a favore del Nazionalismo Identitario. Gli elettori hanno premiato col 45,35% dei voti, la biennale esperienza di governo dell’isola.
I risultati definitivi al primo turno confermano le previsioni, il testa la coalizione nazionalista “Pè a Corsica” col 45,35% dei voti, seguita dalla Destra Regionalista di Jean-Martin Mondoloni al 14,97%, segue la candidata Valérie Bozzi, sostenuta da Les Républicains al 12,77%, infine République en Marche del macronista Jean-Charles Orsucci, con l’11,26%.
In aumento il partito indipendentista radicale U Rinnovu, al 6,69% dei voti, La lista Corse insoumise/PCF col 5,68% delle preferenze e il Front national che ha preso solo il 3,28% dei suffragi: questi soggetti politici, non hanno superato lo sbarramento del 7%.
Anche in Corsica come in Italia, va rilevato il forte astensionismo, ha votato circa il 52% degli aventi diritto, resta comunque schiacciante la scelta degli elettori a favore dei Nazionalisti. Ora resta da vedere come si accorderanno gli schieramenti nel secondo turno di domenica 10 dicembre, ma salvo eclatanti ripensamenti, i Nazionalisti hanno già vinto.
Luciano Bonazzi