Colloqui tra Vladimir Putin e Rodrigo Duterte per un accordo sulla reciproca difesa

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Colloqui tra Russia e Filippine per un accordo sulla reciproca difesa

Si direbbe che a tirar troppo la corda, poi si rompe. Le Filippine sono una colonia statunitense dal 1898, tra il 1899 ed il 1902 l’ America represse nel sangue i tentativi dei Filippini di ottenere l’indipendenza dagli USA. Nel 1902 il leader indipendentista filippino, Emilio Aguinaldo, venne catturato dagli americani, e per porre fine al genocidio del suo popolo, si vide costretto ad arrendersi e riconoscere l’autorità americana.
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Genocidio filippino per mano Statunitense, le vittime civili furono, secondo gli storici, tra le 250.000 e 1.000.000.

Negli anni successivi, visto che le spinte indipendentiste proseguivano, gli Stati Uniti promisero un processo d’indipendenza a partire dal 1935 e da realizzare entro il 1945. Pur essendo apparentemente una nazione vera e propria, in realtà le Filippine restano di fatto una colonia americana. Infine, il 21 ottobre scorso, il presidente Rodrigo Duterte, durante una visita a Pechino ha annunciato la separazione delle filippine dagli Usa, tenendo il seguente discorso: “America lo senti? Annuncio la mia separazione dagli Stati Uniti”, rivolgendosi ai delegati del Partito Comunista Cinese nella Grande Sala del Popolo, mettendosi contro gli USA e le cinque basi americane dislocate nel suo paese.
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La dichiarazione ha colpito tutti gli esperti di geopolitica, a pochi mesi dalla salita al potere, Rodrigo Duterte ha cambiato completamente il suo paese. Duterte gli interesi del suo paese li sa fare benissimo e sa che ha bisogno della Cina per sviluppare il suo Paese dopo oltre un secolo di giogo imperialista; già con queste prime mosse, nell’ultimo trimestre ha fatto aumentare il PIL del 7%.
“L’America Obamiana è perdente”, ha detto Duterte a Xi Jinping, che ha incontrato nella sua visita a Pechino “Da socialista mi sento più a mio agio con la Cina che con gli imperialisti americani” e ha aggiunto “andrò anche da Putin a dirgli che ora siamo noi tre contro il mondo: la Russia, la Cina e le Filippine. Non c’è altro modo”.
Dopo gli accordi con Xi Jinping a Pechino, Rodrigo Duterte e Vladimir Putin hanno ufficialmente confermato la loro volontà ad avviare colloqui e giungere a un patto di reciproca difesa.
Un decreto firmato dal premier russo Dmitry Medvedev e pubblicato sul sito del Ministero degli Esteri ha annunciato che: le Filippine e la Russia avvieranno discussioni al fine di raggiungere un accordo di cooperazione in materia di difesa.
Il 20 novembre scorso, il presidente Duterte annunciò che avrebbe inviato i ministri filippini della difesa e degli esteri in vista della sua visita a Mosca, in seguito all’invito personale giuntogli dal presidente Putin.
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Noto per il suo anti-americanismo, Rodrigo Duterte, presidente delle Filippine dal giugno 2016, ha più volte detto che voleva espellere i militari degli Stati Uniti dal suolo filippino e fermare le manovre congiunte dei suoi soldati e quelli Statunitensi.

Luciano Bonazzi

Fonti>
-https://www.rt.com/
-http://www.asianews.it/
-http://reseauinternational.net/
-http://www.nonsolobush.it/
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Pubblicato da Luciano Bonazzi

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