Cameroon: Francophones repress violently Anglofons/I Francofoni reprimono violentemente gli Anglofoni


Foto www.westcamassoc.org

I nodi al pettine delle spartizioni coloniali.

Il Camerun, è una repubblica unitaria con capitale Yaoundé, al cui interno vivono oltre duecento etnie che parlano il francese e l’inglese, pur mantenendo una babele di linguaggi locali. Il paese, nel 1400, venne raggiunto dai portoghesi, nel 1800 venne islamizzato da soldati Fulani che vi fondarono l’Emirato di Adamawa, mentre i vari gruppi etnici stabilirono loro entità politico-amministrative.

Nel 1884, il Camerun divenne una colonia tedesca, attorno al 1918 Francia e Regno Unito si spartirono il paese. Negli anni successivi, in seguito a violenti scontri tra le forze francesi e camerunesi il settore francese del paese ottenne l’indipendenza. Un anno dopo, il Camerun britannico si fuse con quello francese, formando dapprima la Repubblica federale del Camerun, successivamente rinominata, Repubblica Unita del Camerun e infine, nel 1984 divenne Repubblica del Camerun.

Finora, il Camerun era un paese relativamente stabile, con un discreto grado di sviluppo nel settore agro-alimentare, forestale e petrolifero. Inoltre lo stato ha investito in strade, ferrovie e infrastrutture, introducendo un buon livello di progresso nel paese. Tuttavia, non è tutto perfetto, come gran parte dei paesi in via di sviluppo, esiste il solito, enorme divario tra poveri e ricchi: gran parte dei camerunesi vive in povertà.

L’altro problema che sta emergendo sempre più, lo scontro tra la mentalità francese e quella inglese nel paese. Infatti, i francofoni, che sono la maggioranza hanno la tipica tendenza ad accentrare e non riconoscere le diverse identità, al contrario della mentalità anglofona, incline al decentramento.

Foto ©www.cl2p.org

Il paese ha un sistema presidenziale monocamerale e il presidente Paul Biya, è di mentalità francese e ultra centralista. Ora le regioni anglofone, stanno chiedendo un maggior decentramento della governace, alcuni di queste vorrebbero ricostituire il Camerun britannico staccandosi definitivamente da Yaoundé: ma ovviamente i francofoni respingono con la forza ogni istanza.

Il presidente Paul Biya foto ©www.edition.cnn.com

Ora in Camerun è in atto una violenta repressione, il bilancio, al momento di diciassette morti, diversi feriti e sono stati compiuti numerosi arresti. Gli scontri, sono iniziati lo scorso fine settimana, tra le Forze di Sicurezza Camerunensi e gli indipendentisti anglofoni del Paese.

Stante il costante livello di censura in Europa, forse per non dispiacere i francesi che di fatto hanno ancora in mano l’economia del Camerun, non sono praticamente giunte notizie sulle violenze. Al momento, le uniche a parlarne sono state Amnesty International e l’Agenzia allAfrica.com, che hanno pubblicato il seguente comunicato: “La preoccupante escalation di violenza ha raggiunto un punto critico. L’uso eccessivo della forza per mettere a tacere le proteste nelle regioni dell’ovest e del sud-ovest del Paese, non è la soluzione.”.

Secondo i report, il governo centrale ha impiegato l’esercito per soffocare le proteste contro il presidente Paul Biya, iniziate nel giorno dell’anniversario della Repubblica del Camerun. I manifestanti protestavano contro le politiche discriminatorie sull’obbligo della lingua e cultura francese a discapito di quella inglese. Biya, è al potere da ben 35 anni, ha sempre esercitato politiche accentratrici ed è accusato dalla minoranza di lingua inglese di negare loro gli stessi diritti della popolazione francofona.

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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